Continuiamo a scoprire i falsi miti sui costi dell’adeguamento al GDPR, se ti sei perso i primi due punti clicca qui!
3. È una perdita di tempo?
Molti ritengono che il percorso di adeguamento al GDPR sia una costrizione burocratica, quindi una perdita di tempo. Al contrario è un’occasione per rivedere la propria realtà aziendale (quali dati possiedo, come li gestisco e per quanto li mantengo) e comunicarla al cliente per mantenere trasparenza; quindi un’opportunità per formare i propri dipendenti sulle corrette attività e comportamenti.
4. E la reputazione?
La perdita di reputazione per una piccola/media azienda può rivelarsi un duro colpo, ma è uno dei rischi maggiori se si decide di non investire nell’adeguamento privacy. Cadere vittima di un data breach o divulgare i dati dei clienti per ottenere del guadagno: queste sono due situazioni che comporterebbero un grande danno all’azienda e la perdita di clienti a favore della concorrenza.
Fare del rispetto della privacy un punto focale delle attività e gestire in modo adeguato le informazioni personali dei propri clienti, può portare anche dei guadagni (non solo in termini di denaro, ma anche di nome).
5. Attenzione alle sanzioni
Il Regolamento è entrato in vigore da poco meno di anno ed ora iniziano ad esserci i veri primi controlli da parte delle Autorità. Il periodo di proroga è ormai finito e chiunque può segnalare il mancato adeguamento alla norma.
Attenzione: non si rischia solamente una sanzione amministrativa, il rischio è di subire un procedimento penale per trattamento illecito dei dati personali dei propri clienti.
Il Team Privacy di TEL&CO consiglia di investire nell’adeguamento della tua azienda le giuste risorse per organizzare al meglio la gestione dei dati e iniziare a vedere i vantaggi che ne derivano.
Il GDPR è un’opportunità, coglila!
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Fonte dei contenuti: Cybersecurity360.it
