Lo spam si conferma ogni giorno lo strumento più utilizzato dai criminal hacker per inviare virus o malware. La domanda che sorge spontanea è: esiste un modo per difendersi?
I truffatori hanno messo in atto una lunga serie di tentativi per trovare la tecnica di spam migliore: dall’adware (messaggi pubblicitari con false promesse); al social engineering (osservazione del comportamento di un individuo per ricavarne informazioni utili); fino ai messaggi sui diversi social network. Risultato? La strategia migliore è senza dubbio l’e-mail spam.
Tutti almeno una volta ne hanno ricevuta una che conteneva l’offerta di uno sconto o un avviso di problemi con la password. Col passare degli anni gli antivirus sono diventati più avanzati nel riconoscimento del pericolo all’interno delle mail, ma anche i truffatori si sono tenuti al passo e oggi sono in grado di eludere le strategie difensive dei PC. Nel primo semestre del 2018 si è registrato un aumento delle e-mail spam e una conseguente crescita di vittime che abboccano all’esca. A nulla sembrano servire le campagne di prevenzione: gli utenti non sono in grado di riconoscere il pericolo e finiscono con l’installare il virus sul proprio PC.
Come funziona un’e-mail spam?
Lo spam è presente nel settore informatico ormai da oltre 40 anni: è nel 1978 che viene mandata la prima mail di questo tipo a più di 400 utenti; da quel momento è iniziata una diffusione in costante aumento, rendendo questa tecnica la più utilizzata. Il suo successo è in crescente aumento soprattutto grazie all’abilità dei criminal hacker di affinare la loro tecnica nel tempo: i messaggi non contengono più errori grammaticali e i messaggi vengono inviati usando indirizzi “conosciuti” dalla vittima prescelta.
In questo modo la mail non sospetta viene aperta dall’utente che in pochissimo tempo si ritrova un virus installato e il truffatore è in grado di carpire i dati personali. L’ultima moda è nascondere all’interno della mail un ransonware (un virus che blocca il computer fino al pagamento di un riscatto, per approfondire clicca qui).
Il consiglio degli esperti? Ricorrere ai programmi antispam in grado di individuare le mail pericolose ed evitare che arrivino alla casella di posta. Esistono diversi criteri con cui possono agire per proteggere l’utente, per esempio tramite la ricerca di pattern specifici o trucchetti tipici degli spammer.
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Fonte dei contenuti: tecnologia.libero.it