Le stesse tecnologie su cui si basa l’avanzamento della diffusione di BYOD (Bring Your Own Device) consentono agli utenti di accedere anche a software diverso da quello aziendale. Si parla in questo caso di BYOS: Bring Your Own Software.
Gli utenti utilizzano fornitori di servizi cloud pubblici e gratuiti per agevolare la collaborazione e il trasferimento di documenti di consistenti dimensioni. Significativa ad esempio la diffusione di Dropbox che oggi viene utilizzato da più di 50 milioni di persone.
Tuttavia i documenti che transitano su questi servizi cloud, possono contenere dati che rientrano nell’ambito regolato dalle indicazioni normative, rischiando di mettere a repentaglio la sicurezza dei dati aziendali.
Alcune aziende adottano un approccio estremamente restrittivo a queste tecnologie, implementando sistemi di Web filtering per prevenire l’accesso a servizi di Web storage, oppure utilizzando application control per impedire l’installazione di applicazioni di cloud storage.
Vi invitiamo a leggere questo interessante approfondimento di Sophos che indica la soluzione ottimale del problema.
Per consentire agli utenti di gestire l’accesso al cloud senza mettere a repentaglio i dati o l’intera azienda, bisogna applicare la cifratura a qualsiasi “scenario”.
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Fonte: www.sophos.com
