Uno studio condotto da Allianz Global Corporate & Specialty ha rivelato qual è il rischio, la minaccia che più preoccupa le aziende italiane e non solo: il Cyber Risk.
Il Cyber Risk, o rischio informatico, è il pericolo che più impensierisce le società tricolori: l’incidente informatico e le conseguenti interruzioni delle attività sono riconosciute dal 37% del campione intervistato, come i rischi più pericolosi.
Il contesto attuale
In un momento come questo, tra scandali in tema privacy e violazione dei dati, il cyber risk sta scalando la classifica delle preoccupazioni delle aziende, soprattutto nell’ottica europea della protezione dei dati sensibili. Secondo i risultati della ricerca, i primi posti in classifica sono occupati dal rischio informatico e dall’interruzione delle attività aziendali; questi “incidenti” provocano sempre più spesso importanti danni, anche indiretti (dalla perdita di soldi alla reputazione).
Per i patiti di matematica, la definizione tradizionale di rischio informatico sembra una vera e propria formula: Cyber Risk = V x T x I
Il rischio è il prodotto tra la vulnerabilità dei sistemi, il numero di minacce che possono servirsi di queste vulnerabilità e l’impatto dell’incidente (il costo). Questa definizione però inizia ad essere superata; è necessario aggiungere un altro elemento: il valore di quello che si deve proteggere.
La TOP 5 del cyber risk
In Italia i principali rischi percepiti dalle aziende sono l’interruzione delle attività aziendali, i rischi informatici e le catastrofi naturali, seguiti dalla mancanza di qualità e difetti seriali.
Grazie alle nuove tecnologie, nascono anche nuovi metodi per gestire i rischi e le eventuali conseguenze; aumentano però anche le domande sulla sicurezza e protezione dei dati, sull’operatività continua e i rischi di guasti ad infrastrutture centrali per la vita aziendale.
Tra le conseguenze indirette troviamo i danni alla reputazione delle aziende colpite da incidenti o attacchi informatici: sta diventando sempre più importante proteggere la propria immagine, soprattutto vivendo in un momento in cui i social hanno sempre più potere e permettono una rapida diffusione delle notizie.
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Fonte dei contenuti: Digitalic.it